Più di cento persone hanno seguito l’allenamento della Salernitana, a porte aperte, allo Stadio Arechi di Salerno. Il tempo fortemente incerto non ha scoraggiato tifosi e addetti ai lavori. Salernitana che cerca quantomeno una carica pre-playout. Presenti anche l’assessore Angelo Caramanno e l’ex granata Fabio Orlando.
Allenamento Salernitana: 7-1 contro la Primavera
Menichini mette in scena un finto 4-3-3 soprattutto per mancanza di giocatori. Un primo tempo che la Salernitana chiude sul tre a zero. Anche se in area di rigore i granata sono risultati poco incisivi. Bene, anzi, strabene Francesco Orlando sulla fascia destra, marcato da Gambardella della Primavera. Esperienza messa in atto da Calaiò, soprattutto nel controllo palla e nella visione di gioco. Il tutto condito da una bella doppietta strappa-applausi. Come spesso è accaduto anche durante il campionato, Vuletich, Lopez, Pucino e Djavan Anderson (nella ripresa) hanno attirato i fischi dei tifosi presenti. La ripresa riserva più emozioni, soprattutto per la splendida conclusione a rete di Matteo Iurato che ha strappato praticamente tutti gli applausi della tribuna inferiore. Scambio di ruoli sulla fascia sinistra difensiva per Volpicelli e Jallow. In particolare l’esterno campano è sembrato in forma soprattutto negli uno-contro-uno mettendo al centro palloni interessanti. Splendida rete per Di Tacchio in rovesciata stile album figurine Panini. Spazio anche alle reti di Andrè Anderson, Djavan e Djuric.
Uno sguardo alla Primavera
Nella formazione di mister Beni, premiato a fine partita con una speciale targata confezionata ad hoc dai suoi Under, hanno ben figurato Galeotafiore, Novella, Iurato, Marino, Gambardella, Vitale e Granata.
A fine allenamento lancio di magliette e pantaloncini, anche Menichini partecipa
Forse segno di un rinnovo con Givova saltato, in attesa dell’arrivo di Zeus come sponsor tecnico, a fine partita-allenamento, giocatori e mister Menichini, hanno lanciato magliette e pantaloncini ai tifosi assiepati ai lati della tribuna, zona tunnel spogliatoi. Ebbene questo gesto non è andato affatto giù ai presenti che hanno inveito contro chi ha preso possesso del materiale dei giocatori. Un gesto che a tanti è sembrato come un voler dare un contentino a chi ha presenziato all’allenamento nonostante un campionato fallimentare.
Festa Primavera. Micai lascia lo stadio con un pugno sull’auto
Ma non è finita qua. Perché è bastato il tempo di una doccia, un maltempo incombente ed ecco il finale. Micai è il primo a lasciare lo stadio mettendosi in auto ma è proprio all’esterno che un “tifoso” gli rifila un pugno sull’auto. I restanti giocatori escono dal varco: festa con famiglie e amici per i ragazzi della Primavera; testa bassa per quelli della prima squadra che viaggiano solo in direzione delle proprie auto salvo fermarsi con qualche tifoso per delle foto di rito.
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