Ha fatto letteralmente scalpore la notizia prima circolata e poi resa effettiva dal CR Campania della calendarizzazione di una serie di play-out aggiuntivi in Eccellenza e Promozione a seguito delle quattro retrocessioni regionali dal girone H di Serie D. Immediata la reazione delle società coinvolte, attraverso dure prese di posizione. Eloquente quella del Faiano:
In merito alla comunicazione ricevuta dalla FIGC Campania, date le quattro retrocessioni di squadre campane dalla Serie D, per la disputa della gara tra Scafatese e Faiano del prossimo 25 maggio in casa dei canarini, ed eventuale spareggio a campo neutro con la perdente del girone A del prossimo 1° giugno, l'U.S. Faiano 1965, rileva quanto segue:
- successivamente all'introduzione della formula dei play out nei campionati di serie D, il CR Campania non ha mai ritenuto opportuno applicare il meccanismo delle retrocessioni aggiuntive, per evidenti ragioni legate alla tempistica dei campionati. Tali ragioni sono alla base delle deliberazioni di non svolgimento delle gare in oggetto, deliberazioni assunte, in base - si ripete - a questa prassi costante, da codesto spettabile CR. Per brevità, ci si limita qui a citare, in merito, l'ultima delibera, di cui al cu (di codesto CR) n. 131 del maggio 2015, pagina 2449, con riferimento ad una stagione calcistica in cui le retrocessioni di società campane dalla serie D furono, come nella corrente stagione, in numero di 4 (mentre negli anni successivi le retrocessioni di società campane dal campionato di serie D non hanno posto i problemi di sovrannumero in oggetto);
- l'allegato al cu campano n. 24 del 2018, recante il meccanismo delle retrocessioni aggiuntive, appare ben poco chiaro riguardo alle modalità di spareggio tra le società interessate, con riferimento a: i criteri di individuazione dell'impianto di gioco (se in campo neutro o in casa di una delle società); i criteri di determinazione della vincente in caso di risultato di parità; la rilevanza delle ammonizioni riportate nei precedenti turni di play out (incertezza legata alla circostanza che non si comprende se questi spareggi eventuali siano ulteriori turni di play out oppure una formula a sé stante);
- il fatto che il numero di società campane che retrocedessero dalla serie D fosse superiore a 2 era già una CERTEZZA MATEMATICA DA DIVERSE SETTIMANE. Orbene, è evidente che, di fronte a tale certezza matematica, il CR non aveva inteso applicare i criteri di cui al suddetto allegato del 2018, in quanto NESSUN PREANNUNZIO O NESSUN MINIMO CENNO è stato dato in tale senso;
- è evidente che, di fronte a tale silenzio del CR, i tesserati delle società interessate, ritenendo legittimamente concluso il proprio impegno per la corrente stagione calcistica, hanno assunto propri impegni personali, ed alcuni di essi, per fare un banale esempio, si trovano all'estero o comunque fuori sede;
- è evidente che il meccanismo delle retrocessioni aggiuntive, anche in quanto inevitabilmente coinvolge (come chiaramente detto nel summenzionato allegato del 2018) società di eccellenza e promozione che, non disputando i play out in relazione
al distacco di punti, hanno concluso, di fatto, la propria stagione calcistica già dai primi giorni di aprile, determinerebbe un serio rischio per l'incolumità di tesserati, privi ad oggi di ogni allenamento. Il CR Campania SI ASSUMEREBBE IN PIENO LA GRAVISSIMA RESPONSABILITÀ DI TALE RISCHIO, sotto tutti i profili, morali, tecnici e giuridici;
- è altrettanto evidente che, di fronte a tale condotta del CR, la scrivente società non può esimersi dal formulare riserva sia di successiva richiesta di risarcimento danni nelle sedi legittime e competenti, in relazione a determinati rimborsi da conferire ai propri tesserati, per esempio per i viaggi di rientro dei medesimi che si trovino all'estero o comunque fuori sede, sia di successiva pubblicazione a mezzo stampa del presente esposto, in caso di mancato recepimento delle istanze espresse.
"Si tratta di una cosa che ci ha lasciato letteralmente a bocca aperta, precedente unico nella storia del calcio sia professionistico che dilettantistico, che mina la credibilità organizzativa del campionato". E' quanto scrive sulla propria pagina Facebook la Scafatese. "Ci sentiamo inoltre vicini alle altre società, l'U.S. Faiano, la Puteolana e il Real Forio, che come noi si sono ritrovate vittime di questa scellerata decisione: agire in questo modo è una forte mancanza di rispetto nei confronti di queste società che hanno lavorato duramente e fatto enormi sacrifici per poter conquistare, sul campo e entro i giusti limiti, l'obiettivo stagionale. Non potremmo ritenere equo il risultato di una partita disputata il 25 maggio dopo che tutte le società avevano salutato la loro stagione il 27 aprile, a prescindere da quale sia l'esito. Faremo sentire la nostra voce insieme a quella delle altre società coinvolte, al fine che possano essere preservati i valori dello sport e della giustizia. È giusto che l'impegno e i sacrifici di tutti vengano tutelati".
"Chi scenderà in campo il prossimo week-end, le sagome dei calciatori?". Ironica quanto pungente la reazione di Roberto Fabbricatore, dg della Rocchese. "E' impensabile che dopo aver archiviato la stagione da tutti i punti di vista, in primis quello dell'esborso economico che già di per se presenta diverse difficoltà al giorno d'oggi - commentano alcuni calciatori della Temeraria raggiunti dalla nostra Redazione - si debba ritornare in campo dovendo rinunciare a gite scolastiche, vacanze già prenotate, viaggi di nozze e impegni lavorativi. E' impensabile ripresentarsi in campo senza allenamento da un mese e mezzo. Siamo in balia di una federazione commissariata che da anni brancola nel buio, trattati come pupazzi senza alcuna tutela".
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