La storia è fatta. Il tanto agognato punto è arrivato e l'Honveed Coperchia può brindare alla Promozione. Una squadra imperniata sull'esperienza, sul carisma, sul talento e sul cinismo. Un lavoro certosino quello di mister Antonio Pessolano che ha avuto le risposte che attendeva da tutto il gruppo. La solidità difensiva è stata tra i punti di forza inequivocabili. La foga agonistica di Oliva, l'esperienza ed il senso della posizione di Coccorullo e Gallo, il decisivo apporto di Basso, l'intelligenza tattica di Iovane, la duttilità di Fierro, la professionalità di Lamberti, i guantoni di Marino: "Dedico questo traguardo a mia madre e alla mia ragazza che mi hanno seguito ovunque - esordisce il portiere biancorosso - La scelta di ripartire da questo ambiente si è rivelata giusta. Ho rivissuto le emozioni provate due anni fa con la Gregoriana ma, si sa, il campionato più bello è sempre l'ultimo se finisce come auspicato e così è stato. E' vero, la difesa ha trovato sin da subito la sua quadratura, collaudandosi in automatismo ma senza l'apporto dell'intera squadra, senza i goal degli attaccanti non avremmo vinto. Ora festeggiamo, ci concentriamo per questo platonico spareggio e poi guarderemo con serenità al futuro".
Tra le caratteristiche vincenti di questa Honveed la duttilità. Lo sanno bene i vari Giella, Festa, Vigilante, Giordano, Comunale e Murolo che nella cerniera di centrocampo si sono alternati con successo. Lo sa naturalmente bene Fabio Di Giacomo che dalla panchina dell'Alma Salerno si è ritrovato catapultato di nuovo in campo, dando sprazzi di calcio e poesia prima di un'assurda quanto ingiusta squalifica. Ma altrettanto fondamentale è l'apporto di chi ha sostenuto da fuori i compagni, facendosi trovare pronti quando chiamati in causa: Barbarulo, Mogavero, Basile ed i giovanissimi nonchè coperchiesi doc Viarengo e Casaburi.
Dalla difesa all'attacco, all'insegna della garanzia. I nomi bastavano da soli per mettere paura agli avversari ma il campo è giudice supremo e ne ha dato conferma. Terminator Salzano ha trascinato i suoi nella fase clou ma altrettanto indispensabili si sono confermati l'Immortale Avallone, la new entry Paolini, lo sfortunato ma altrettanto fondamentale Sersante, il brillante estro di Carbone e naturalmente capitan Peluso: "Mettere tanto fieno in cascina ad inizio campionato è stato fondamentale - spiega al termine della partita - La continuità ci ha premiato così come l'esperienza che ci portiamo dietro da anni. E' stata un'annata da ricordare, uomini prima che calciatori hanno contribuito tutti in egual misura alla causa. Quello con l'Audax è stato un bel duello, il pari ha legittimato una promozione meritata per entrambe ma ci teniamo allo spareggio: vogliamo vincere e sarà un'altra partita. A prescindere dal livello tecnico del campionato, vincere non è mai facile, in qualsiasi categoria: essere entrati nella storia di Coperchia ci riempie d'orgoglio".
I PROTAGONISTI: Roberto Marino, Alessio Lamberti (P), Vincenzo Oliva, Orlando Fierro, Matteo Iovane, Enrico Gallo, Giuseppe Coccorullo, Alberto Basso, Lorenzo Barbarulo, Sergio Viarengo, Pietro Casaburi Jr., Francesco Mogavero, Francesco Giella, Alfonso Vigilante, Mario Festa, Luigi Giordano, Pietro Comunale, Enrico Murolo, Fabio Di Giacomo, Gianluca Basile, Fabio Salzano, Matteo Avallone, Ivan Carbone, Alfonso Peluso, Lorenzo Paolini, Emanuele Sersante. Altri tesserati durante l'anno: Gianmarco Scannapieco, Giuseppe Trezza, Andrea Rega, Gaetano Pastore, Luciano Merola, Roberto Criscuoli, Ivano Camberlingo.
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