Il ruggito della tigre. Dopo 12 anni la storica matricola dell'Audax ritrova la Promozione, dopo quattro anni viene coronato il progetto Sporting. Comun denominatore l'impegno e la passione del massimo dirigente Luigi Abate: "Finalmente abbiamo raggiunto la meta - spiega ai nostri microfoni - Abbiamo costruito questa storia per tappe. Partendo dalla Terza con lo Sporting Vietri poi la Seconda ed una finale play-off rocambolesca persa che hanno fatto da preludio all'approdo a Salerno. Quest'estate poi ho avuto la fortuna di incontrare Antonio D'Auria e abbiamo messo base a Mercato San Severino, limando i dettagli ed alla fine il risultato ha pagato". Con lungimiranza, patron Abate può gioire vedendo ripagati anche i suoi sacrifici passati e soprattutto le scommesse come quella di puntare su giovanissimi rimasti fuori da ranghi di categorie superiori e ricompattati per portare in alto lo Sporting: "Ho sempre fatto settore giovanile e prediletto lavorare con i giovani - continua - In questi quattro anni siamo riusciti a trovare le condizioni ideali per farli esprimere, fortificarsi e di conseguenza vincere". Ora un'altra settimana poi finiti i festeggiamenti si guarderà al futuro: "Abbiamo dimostrato di meritare questo campionato, con questo scarto di punti. I complimenti vanno estesi naturalmente all'Honveed ma ci fa piacere disputare questo spareggio per aggiungere la ciliegina sulla torta. Poi, con calma, ragioneremo sul futuro".
Il manico a cui è stata affidata la missione è di quelli davvero buoni e l'ha dimostrato con i fatti. Mister Giovanni Esposito, da Castellamare di Stabia, non se l'è sentita questa estate di lasciare il gruppo plasmato a sua immagine e somiglianza e con abnegazione ha centrato la Promozione: "La serietà, la professionalità e il clima in cui la società mi ha consentito di lavorare sono i primi fattori che voglio evidenziare - ha spiegato - Ero alla mia prima esperienza in questi campionati e devo dire che sotto tutti i punti di vista siamo riusciti nell'intento che ci eravamo prefissati con il presidente: dare un imprinting da categorie superiori. Ho cercato di inculcare un metodo di lavoro trattando i miei atleti da professionisti e loro hanno eseguito alla perfezione lo spartito. Un gruppo giovanissimo in campionati dove si vede poco calcio e più calci, noi siamo andati in controtendenza e, non lo dico io ma l'intero ambiente calcistico circostante, abbiamo avuto ragione proponendo un gioco dinamico e piacevole". Esposito prosegue: "Mi fa enormemente piacere per il gruppo di lavoro che è lo stesso dei play-off persi rocambolescamente l'anno scorso, integrandolo con altrettanti giovani come Sica e Cilento oltre ai vari Cuccurullo, Pierri e Mercogliano, un elemento di esperienza come Lioi, Giuliani che abbiamo avuto a lungo fuori e poi a Dicembre Minella per tenere alzata l'asticella. Sono stati sedici mesi intensi, con oltre 100 punti e goal. A volte forse ho tirato la corda ma i ragazzi erano predisposti a questo tipo di lavoro, una cavalcata fantastica che ci ripaga di sacrifici e sofferenza. Abbiamo sempre cercato di fare il cammino su noi stessi, perdendo qualche punto per episodi ma dal primo giorno eravamo consapevoli delle nostre forze, seppur con qualche limite relativo all'esperienza. Questo duello con l'Honveed che vinceva sempre di misura ci ha stimolato ulteriormente e alla fine abbiamo dimostrato entrambe, chi in un modo e chi un altro, gioventù ed esperienza, di meritare questo reciproco traguardo. Poi domenica ce la giocheremo senza assilli". Un ciclo che potrebbe chiudersi ma...:"Avevo qualche richiesta già l'anno scorso ma non mi sentivo di lasciare a metà. Al giorno d'oggi è diffiicile trovare società così, per me conta prima la serietà che la categoria. Ne ho parlato con il presidente, la mia ambizione è quella di arrivare più in alto possibile ma non mi precluso la possibilità di restare. E' bene sapere che se dobbiamo fare la Promozione, io voglio vincere. Per ora ci godiamo il momento, lasciando socchiusa la porta del futuro".
Un traguardo che è radicato anche nel lavoro di tutto l'entourage: dal co-presidente Antonio D'Auria ed il ds Elio Vicinanza al vice allenatore Danilo Aversa passando per il preparatore dei portieri Antonio Ragone, Antonio Abate, Mattia Luciano e tutti i collaboratori.
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