175. Sono i km che separano Fisciano e Frosinone. Un'autostrada da percorrere mai così velocemente e brevemente come in questo caso per brindare ad un sogno divenuto realtà. Quello di Nicola Citro, il Messi(a) originario della città universitaria che di km ne ha percorsi migliaia e migliaia per arrivare sin lì. Dalla Promozione nella vicina Mercato San Severino alla Serie A con i ciociari. Non è più utopia, non è più un gioco. Di strada, come detto, Nicola ne ha fatta tanta non fermandosi ad Eboli ma attraversando lo Stretto di Messina, la Calabria, Marcianise. Ingoiando tanta polvere ma riuscendo sempre a restare in piedi guadagnandosi a suon di giocate, abnegazione ed un pizzico di sana follia la grande occasione in B a Trapani. L'ha sfruttata alla grande, trascinando i granata di Cosmi ai play-off ed attirando l'attenzione di top club prima di arrendersi, ma solo momentaneamente, agli infortuni e ad una stagione nefasta che ha riportato il sodalizio dei Morace in Lega Pro. Come l'araba fenice Citro è risorto un'altra volta e, nonostante un cast di compagni di squadra e reparto eccezionale, si è preso con autorità il suo posto agli ordini di Moreno Longo e contribuito con 31 presenze in regular season (superando nel corso della stagione quota 100 in cadetteria e risulando il marcatore numero 455 nella storia post-guerra del Frosinone), 4 goal e finanche assist decisivi al ritorno in Serie A dei gialloblù. Uno su mille ce la fa, cantava Morandi. Questo uno, stasera, si chiama Nicola Citro.
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