di Vincenzo Sabbetta
Silvio Tarallo, in arte Soga Toga, si racconta all’indomani dell’uscita del suo ultimo singolo.
1) Com è nata questa tua passione?
Ho sempre ascoltato musica, poi mi sono appassionato al rap ed a un certo punto mi sono chiesto perché non provare. Non c’è un perché, alcune cose le senti e basta.
2) Con chi ti piacerebbe duettare?
Ci sono molti cantanti in giro, mi piace un rapper milanese, mi piace il suo modo di fare musica, si chiama Giaime e anche Izi lo trovo interessante per i suoi contenuti. Un altro con cui duetterei che ultimamente sta sulla bocca di tutti è Ghali, lo trovo molto artista e poco personaggio.
3) Quali sono i tuoi progetti futuri?
Faccio musica e sono indipendente, senza un’ etichetta discografica, ogni sforzo che faccio lo faccio io senza aiuti di altre persone. Penso che fare musica indipendente senza nessun aiuto sia la cosa più difficile perché devi fare tutto tu sia economicamente sia a livello di idee e di organizzazione, non devi occuparti solo di musica ma di tante altre cose che le trovo delle seccature ma che purtroppo devi fare. Rimango sempre con i piedi per terra, per ora sto facendo dei singoli, il futuro è sempre incerto, direi imprevedibile. In ogni caso rimango sempre me stesso con molta umiltà e serenità e cercherò sempre di andare avanti.
4) Di cosa parla questo nuovo singolo?
Quando ho scritto questo pezzo pensavo a delle mie situazioni personali, poi avendo degli amici sentivo anche altre situazioni. Qualunque cosa che ti fa stare bene è amore, anche se quella cosa o persona non ti regala sempre piacere perché la vita non è tutta rosa e fiori, per questo il titolo "Tempesta d’amore". Io mi sento un po’ maledetto, è la croce che si portano dietro tutti i veri artisti.
5) Come nascono le tue canzoni?
Le mie canzoni nascono dalla mia creatività e da quello che vivo, non faccio altro che scrivere nei periodi di maggior spunto. Può capitare in qualsiasi momento della giornata.
6) Perché le persone dovrebbero ascoltarti?
Non sono io a decidere, come dico sempre siamo in democrazia, la gente decide chi e cosa ascoltare. Io posso solo dire che ci metto il cuore e cerco di impegnarmi sempre in ogni canzone per far si che esca al meglio.
7) Dove è possibile ascoltare i tuoi brani?
Oggi i social li hanno tutti ed è il mezzo più potente se vuoi comunicare qualcosa. I miei brani si possono trovare tramite Youtube, Facebook e il mio sito web.
8) Quali sono i tuoi punti di riferimento?
Ascolto parecchia musica sia italiana che straniera. Credo che Eminem, Jay Z, 50 Cent, Kanye West siano i più bravi in assoluto. Per me in Italia i rapper più bravi sono Fabri Fibra e Marracash, sono dei maestri del rap anche per le nuove generazioni, anche i Club Dogo quando ancora stavano insieme spaccavano. Si sono un po’ persi quando ognuno è andato per la sua strada però sono miei punti di vista. Comunque cerco di seguire sempre un mio stile personale. Mi sento diverso da tutti i rapper già esistenti.
9) Cos’è per te la musica?
Per me la musica è forza e vita. Un mondo senza musica non riesco ad immaginarlo.
10) Cosa provi mentre canti?
Tante sensazioni positive che mi permettono sempre di andare avanti e di superare tutti gli ostacoli.
11) Quanto conta per te il testo della canzone rispetto alla musica?
Penso siano entrambi importanti. Le parole in un testo sono importanti. Penso che più sei conosciuto e più hai responsabilità. Quando ti seguono molti e comunichi dei messaggi la gente ti prende come esempio, soprattutto se ti seguono ragazzini di tredici anni.
12) Cosa pensano i tuoi amici e familiari del percorso che hai scelto?
I miei amici sono contenti ma non sono tutti amici, c’è magari chi ti dice bravo e dietro ti critica, in ogni caso so su chi posso contare. Mia madre è entusiasta, a volte mi vorrebbe più concreto ma io ho la testa dura e devo seguire il mio instinto.
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