Arriva la condanna per Radouane Makkak ed Hassan Raziqi, rispettivamente 38 e 40 anni, originari del Marocco. I due sono stati accusati di aver stuprato una donna nel 2016 a Salerno.
Era maggio, una donna di 31 anni (originaria del Marocco ma cittadina italiana), dopo aver trascorso una serata insieme agli amici, si era recata da sola sulla spiaggia di Santa Teresa; con lei solo i suoi appunti, da rileggere in vista dell'esame il giorno seguente. Viene avvicinata dai due uomini, che si siedono accanto a lei e le chiedono 50 euro. A quel punto uno dei due si allontana per comprare alcolici, poi torna. La donna ormai si era resa conto del pericolo, tenta di divincolarsi ma i due la bloccano, non lasciandole via di fuga. Poi lo stupro. E non finisce qui: Raziqi si allontana, ma Makkak costringe la donna a prendere l'auto e guidare fino all'alba. In un momento di distrazione la donna riesce ad inviare una richiesta di aiuto ad un amico che a sua volta allerta le forze dell'ordine.
Ieri sera, poco prima delle 20, la sentenza di primo grado. Il pubblico ministero Francesco Rotondo aveva chiesto otto anni per entrambi. Ma i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Salerno (presidente Gabriella Passaro, a latere Gerardina Romaniello e Marilena Albarano) hanno dimezzato la pena.
Per i due è stata anche disposta l'espulsione e non solo: sono stati condannati al risarcimento dei danni subiti dalla parte civile (rappresentata nel processo dall’avvocato Marco Martello) da liquidarsi in separata sede.
Adesso i difensori aspettano il deposito della sentenza di primo grado, previsto entro novanta giorni, per proporre appello.
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