"Questo ragazzino che vedete in una foto di oltre 70 anni fa è un nostro concittadino che a 18 anni e 11 giorni, trovò la morte per mano dei fascisti di Mussolini. Orlando Pisaturo era partito dalle nostre teree - Monti Picentini ndr - per andare a versare il suo sangue, quello che, immeritatamente, festeggiamo il 25 aprile, a Casasola di Frisanco (Pordenone)". E' con queste parole che si apre il manifesto, firmato dalla federazione provinciale di Sinistra Italiana, posto accanto a quello che - nelle scorse settimane - ha provocato scalpore e polemiche nei comuni dei Picentini, con una vera e propria apologia del fascismo, con tanto di fotografia di Mussolini in bella mostra, contrapposta a quella di Matteo Renzi, volta a rappresentare la democrazia.
Una risposta, avvenuta sempre tramite manifesto, volta ad arginare il sempre più preoccupante amarcord verso il periodo fascista. Il tutto senza che alcuno prenda provvedimenti in tal senso.
"Perché scelse la resistenza? - prosegue poi il manifesti - Perché Giffoni è terra ribelle alla dittatura è da sempre, zona restia ad accettare padroni (sin dai tempo degli antichi Romani), Giffoni ha sempre con orgoglio ribadito il suo antifascismo militante. Quando in zone vicine si muovevano rigurgiti nostalgici, da noi tra il 58 e il 68, primeggiava l'onorevole Feliciano Granati con le sue lotte a favore dei bracciani e contro il loro sfruttamento, dando lezioni al mondo intero. Prima per stampare un manifesto si faceva elaborazione politica, oggi, chiunque da facebook scarica bufale e letame, spacciandole per verità tenute nascoste".
Poi, l'attacco a Guido Carpinelli, ex esponente di Alleanza nazionale, oggi componente di Noi con Salvini di Giffoni Valle Piana, firmatario del manifesto inneggiante al fascismo": "Poi, se sei un ex consigliere comunale, ex consigliere provinciale che, a parte il cognome di tuo fratello, navighi nell'anonimato da tempo, il gioco è fatto. Il fratello meno famoso dell'ex sindaco (Ugo Carpinelli, ex primo cittadino di Giffoni Valle Piana, ndr), rigeneratosi nello squallore salviniano, cerca notorietà e prende fischi per fiaschi: le pensioni sono state introdotte nel 1898 e perfezionate nel 1919. Le case popolari risalgono al 1903. Leggi per difendere gli invalidi: certo nel 1938, il Duce ha promulgato le leggi razziali che li facevano internare, ha reso grande l'Italia mandandoci in guerra in Russia con le sciarpe di cotone, faceva lavorare tutti in realtà solo se avevi la tessera del Pnf e così via. No, a Giffoni, noi con Salvini non diventerà a noi. A Giffoni, terra di quella grande lezione di civiltà che è il Giffoni Experience che accoglie migliaia di ragazzi da tutto il mondo, non sarà permesso. Giffoni è e sarà antifascista, sempre!".
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