Mister Bollini continua a lavorare sul modulo tattico 4-3-3 cercando di capire quali siano in questa fase gli elementi più in forma e che possano conferire maggiori garanzie in termini di qualità e resistenza alla squadra. Il tecnico col Carpi cambia to qualche pedina rispetto alla gara interna con l'Alessandria: fuori Mantovani, Signorelli, Odjer e Sprocati per far posto a Vitale, Minala, Della Rocca e Zito, posizionato nel tridente con Rosina e Bocalon. Nel primo tempo i granata sono ben disposti in campo e molto pratici, abili su ripartenze e palle inattive, mentre nella ripresa la condizione atletica si fa sentire con Ricci e Zito che chiedono il cambio. Al di là di qualche sbavatura, specialmente di un distratto Tuia, la compagine campana mostra un buon assetto difensivo per due terzi di gara, poi il contestato rigore stravolge il prosieguo del match e la retroguardia subisce la pressione dei rapidi attaccanti di colore avversari (Mbakogu e Nzola). Anche in fase di costruzione della manovra e disposizione tattica la squadra mostra dei miglioramenti, tuttavia, come ammesso anche dal trainer mantovano nel post gara, deve muoversi e concretizzare di più negli ultimi 30 metri, attaccando maggiormente la porta, anche con gli inserimenti dei centrocampisti, e rubando più palloni a partire dalla prima linea avanzata. ma consegna anche alla Salernitana maggiore consapevolezza rispetto allo stare bene in partita, ad un positivo aspetto caratteriale (i granata riescono a passare sul 3-2 ai supplementari) e ad un utile minutaggio accumulato in vista della prima di campionato in programma tra meno di due settimane.
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