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Ed arriva la partita più attesa di tutta la stagione, quella contro i cugini irpini, rivali di sempre della tifoseria granata. Salernitana ed Avellino sono da sempre protagoniste nell’ambito del calcio italiano e negli incontri disputati non è mai mancato il folklore ed il colore che contraddistingue le due fazioni, divise da un’accesa e storica rivalità, ma anche accomunate dalla passione per la propria squadra del cuore e la propria città. Lo scorso anno, al ritorno del Cavalluccio in serie B, dopo anni di incroci mancati per sorti sportive diverse, la partita alla prima giornata di campionato terminò con una netta vittoria dei padroni di casa per tre reti ad una, grazie al momento di grazie dell’ex Gabionetta. La prima d’andata nel torneo in corso, invece, si è rivelata deludente per i colori salernitani, che videro i biancoverdi imporsi per tre a due in una partita con giocata col giusto piglio dagli ospiti e gettata al vento con la complicità puntuale della direzione arbitrale. Sebbene i rapporti siano tesi, amplificati dalla ridotta distanza tra i due capoluoghi, all’Arechi non si sono mai registrati episodi di gravi intemperanze del pubblico, anzi sugli spalti, specialmente grazie la tifoseria salernitana, coreografie e sostegno corale non sono mai venuti meno ed hanno sempre arricchito lo spettacolo offerto in campo dai protagonisti in pantaloncini e maglietta. Su sponda granata resta celebre quella che faceva riferimento al presepe o al cartone animato Heidi, mentre sul fronte avellinese si punta molto sulla compattezza del tifo e sull’uniformità dei colori. Le due squadre si ritrovano nel finale di stagione con obiettivi diversi e condizioni mentali diverse, per cui la partita resta aperta ad ogni pronostico, ma l’auspicio è che divertimento e correttezza la facciano sempre da padroni perché il calcio resta sempre e solo lo sport più bello del mondo.