Era il 31 Marzo 1994 quando Salernitana e Perugia si incontrarono all’Arechi per il match valevole per la semifinale d’andata della Coppa Italia di serie C. Prima di quella fatidica data esisteva una bella amicizia tra le due tifoserie, sintetizzata nel consueto lanci dei noti “Baci Perugina” sui gradoni dello stadio, destinate da quel momento in poi a diventare acerrime rivali. I Grifoni, con una rosa di primo piano, erano allenati da Ilario Castagner e vantavano personaggi del calibro di Pieroni e Ghirelli nell’organico societario e l’ex milanista Cornacchini come punta di diamante. Gli umbri dovevano riscattare la promozione cancellata per illecito dalla FIGC a causa del cavallo regalato dal presidente Gaucci all’arbitro Senzacqua, ironizzata dai tifosi locali con cori pungenti, e centrarono la vittoria del campionato di serie C, seguiti dai granata, che con Delio Rossi in panchina ed una squadra che strabiliò per gioco e risultati, furono promossi in cadetteria passando per i playoff. Entrambe le compagini tenevano alla Coppa nazionale ma il vero protagonista dell’incontro fu l’arbitro De Santis, alle prime battute da direttore di gara tra i professionisti. La Salernitana si portò in vantaggio con Breda a 5 minuti dal termine della prima frazione, poi il portiere Genovese atterrò Cornacchini fuori area e, nel mentre delle proteste dei padroni di casa, Pagano tutto solo infilò la palla nel sacco a porta vuota e l’arbitrò sorprendentemente convalidò. Si scatenò l’inferno: i perugini esultarono, partita sospesa e rottura di quel che si definiva gemellaggio. Con fatica si portò in salvo il Sig. De Santis che poi fece riprendere la gara, terminata col punteggio di 2 a 2 per effetto delle reti di Pisano ed Aiello. Il ritorno si concluse 1 a 1 ma la Coppa fu vinta successivamente in finale dalla Triestina. La partita coi biancorossi costò anche la squalifica in campionato dell’Arechi, infatti col Barletta l’undici si Rossi fu costretto a giocare sul neutro di Benevento. Negli anni successivi la rivalità si acuì ancora di più a causa della bruciante retrocessione della Salernitana in serie A, che lottò proprio con il Perugia fino all’ultima giornata, pagando per un solo punto la mancata salvezza, che i biancorossi si garantirono alla penultima giornata, grazie ad un imprevisto blitz ad Udine. A causa di quel turbolento precedente avvenuto oltre 22 anni fa, peraltro in occasione di una sfida dalla relativa importanza, le partite con gli umbri hanno costretto le forze dell’ordine ad organizzare sempre un cospicuo servizio di sicurezza per lo svolgersi della gara, con limitazione di strade d’accesso e mezzi pubblici.
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