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di Massimiliano Catapano

Due minorenni, uno di Salerno e uno di Torino, sono stati posti ai domiciliari nell'ambito di un'operazione internazionale di polizia che ha sgominato un network di internauti di matrice suprematista e neonazista. Il gruppo, denominato "Sturmjager Division", era attivo in almeno sei Paesi europei e i suoi membri diffondevano online contenuti antisemiti, xenofobi e apologetici del nazismo. L'operazione, coordinata dalle Agenzie Eurojust e Europol, ha coinvolto le polizie di Belgio, Lituania, Croazia, Romania, Germania e Italia. Le indagini hanno portato alla luce un network di individui pronti a commettere atti violenti, in possesso di manuali per l'attacco e il sabotaggio di infrastrutture critiche e istruzioni per la fabbricazione di armi.

I due minorenni italiani erano inizialmente parte del network "Sturmjager Division", ma in seguito si erano uniti a un altro gruppo Telegram di matrice simile. Le indagini hanno però dimostrato la loro pericolosità, evidenziando la loro "ossessione" per gli attentati di natura suprematista, il "fastidio" per gli immigrati e l'avversione per gli ebrei. I Tribunali per i minorenni di Salerno e Torino hanno quindi disposto la misura cautelare della "permanenza in casa" per i due giovani. L'operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l'estremismo online e l'odio razziale.

Oltre ai due arresti domiciliari in Italia, l'operazione internazionale ha portato all'arresto di altre cinque persone in Europa e a numerose perquisizioni. Le indagini sono ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi. L'operazione è un esempio di come la collaborazione internazionale sia fondamentale per contrastare la minaccia dell'estremismo online. La Polizia di Stato continuerà a monitorare la rete e a perseguire chiunque diffonda contenuti di odio e istigazione alla violenza.