Illusione Salernitana. Non basta il lampo iniziale e primo goal in A di Martegani ai granata che vengono rimontati da un rabberciato Genoa (1-2) con Retegui ed il solito giustiziere islandese Gudmundsson implacabile dal dischetto (foto Genoa CFC). "Dispiace tanto perchè abbiamo perso senza un tiro in porta, con questo rigore. - esclama amareggiato mister Filippo Inzaghi a fine gara come ripreso da SalernitanaNews - Lo spirito c’è stato, qualche errore individuale ci penalizza più del dovuto, avremmo meritato almeno il pareggio. Mancano 17 partite, dobbiamo vincerne almeno 7, prima erano 7 su 18 ora sono 7 su 17. Quella traversa di Candreva, altre occasioni. Io ci credo, dobbiamo rimboccarci le maniche, la gente ci crede, oggi lo ha dimostrato. Non dobbiamo mollare, oggi è arrivata una sconfitta che ci penalizza. Il fallo su Tchaouna? Dalla tribuna mi sembrava rigore, è difficile da decifrare, Orsato era lì. Nel dubbio siamo stati sfortunati, poi su questo tiro abbiamo preso la traversa. Ochoa non ha fatto parate, di solito quando si perde il portiere fa 2-3 salvataggi, ora abbiamo un’altra partita in casa e dobbiamo riscattarci subito. Dobbiamo invertire il trend non dobbiamo abbatterci. Queste partite se non puoi vincerle devi almeno pareggiarle. Io sono molto fiducioso, sono arrivati giocatori nuovi che hanno bisogno di mettere benzina nelle gambe, ne arriveranno degli altri. I risultati non ci premiano, dobbiamo invertire presto la tendenza. Abbiamo una società forte ed un direttore bravo, io penso ad allenare quelli che mi danno. Adesso abbiamo assenti per la Coppa D’Africa, diversi infortuni. Dopo il Verona abbiamo avuto 4 assenze importanti. Noi dobbiamo crederci. I movimenti ci sono, ma mi preoccupo poco del mercato, sento il direttore tutti i giorni e so cosa vuole la società. Io penso ad allenare quelli che ho".
Non basta la rete più veloce sin qui del campionato da parte di Augustin Martegani: "Sapevamo che sarebbe stata una partita importante, bisognava portare a casa i tre punti. Abbiamo fatto una buona partita, ci è mancata la capacità di gestirla, perchè non è la prima volta che andiamo in vantaggio e poi veniamo rimontati. Quando si arriva a questo punto, segnare il primo gol è importante, poi le gare vanno vinte. Sono contento sul piano personale, però sono amareggiato perchè abbiamo perso e non abbiamo regolato una gioia alla gente, ai nostri tifosi. Adesso affrontiamo la Roma sperando di riprendere il cammino. Mi è piaciuto giocare più avanti, tocco più palloni ed è un ruolo che mi piace".
Sul fronte genoano esulta Albert Gudmundsson: "Non è mai facile giocare in questo stadio, le ultime della Salernitana sono state giocate bene e infatti hanno perso solo all’ultimo minuto. Quindi questa vittoria vale doppio per noi per come è arrivata e per la prestazione che l’ha accompagnata. Il rigore? E’ molto semplice, io sono il deputato a calciare i penalty. Anche l’ultimo lo avevo segnato, quindi sono tornato sul dischetto. Siamo un grande gruppo, siamo molto compatti, non era facile vincere qui. Oggi la prestazione non è stata la migliore ma alla fine sono arrivati i tre punti".
Soddisfatto Alberto Gilardino che batte nuovamente il suo amico ed ex compagno 'mondiale' Inzaghi: "Sono tre punti che pesano tanto, sono frutto del gruppo e della voglia che mettiamo in campo. Abbiamo superato le difficoltà della settimana, siamo stati una roccia, centrando una vittoria straordinaria con una partita monumentale. Questa squadra vuole vivere lo spogliatoio, sa soffrire, questo dna arriva da lontano, ci abbiamo lavorato tanto e lo coltiviamo sempre. Oltre alla bravura dei singoli e del collettivo, c’è questa unione. Tenevamo a fare una grande partita, su un campo diffiicle contro una squadra che veniva da prove importanti. Abbiamo il problema degli infortuni, la settimana è stata paradossale, ma siamo riusciti a lavorare bene e a preparare nel dettaglio la partita. In campo si è visto. Ieri ho avuto modo di alzare un po’ i toni perchè la realtà rispecchia quello, abbiamo preparato questa partita in modo un po’ surreale per i tanti infortuni. Abbiamo dovuto lavorare con tanti Primavera, la vittoria di oggi rappresenta qualcosa di unico e concreto da parte dei ragazzi, sono stati monumentali nella preparazione, per il sacrificio e per come hanno preparato la gara, qualità che abbiamo coltivato da tempo".
Il violinista di Biella ha poi aggiunto: "Ho visto un dna forte, la voglia di stare insieme al campo, a pranzo, negli spogliatoi, sono cose che danno l’1% in più in partita e stasera si è visto, sapevo che avremmo fatto una partita del genere con difficoltà oggettive. Andare sotto subito non è stato semplice, devi rincorrere e la Salernitana che ha fatto bene i primi 30’, perché ci ha messo in difficoltà creando superiorità sulle corsie laterali e mettendo palle dentro, siamo riusciti a trovare il pareggio e nel secondo tempo qualche accorgimento tattico difensivo ci ha permesso di togliere linee di passaggio agli avversari e restare più compatti, dovevamo essere più lucidi nelle ripartenze. Nel primo tempo abbiamo perso palloni velocemente, dopo averli recuperati, ma sono contento dei ragazzi. Tutti hanno fatto una partita gagliarda, nella linea difensiva tutti sono stati incredibili con interdizione e qualità e davanti abbiamo sfruttato due giocatori che, quando arriveranno al cento per cento nel trovarsi all’interno del campo, potranno veramente essere devastanti. Il nostro secondo gol su rigore ha influito sulla partita, poi avevo chiesto di tenere palla e cercare giocate sui piedi, di muoversi e di ruotare in mezzo al campo. Malinovskyi, Badelj e Strootman sono stati bravi e intelligenti, così abbiamo portato a casa la partita. Ho salutato e abbracciato Pippo, so quanto ci tiene e quanto desidera il bene del suo lavoro, ho vissuto dei momenti bellissimi con lui e faccio un grande in bocca al lupo al suo staff".
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