di Massimiliano Catapano
Un banale episodio di inciviltà si è trasformato in un confronto teso tra una cittadina e un'agente di polizia municipale a Nocera Inferiore, portando a conseguenze legali per la donna coinvolta. L'incidente ha avuto luogo in Via Napoli, dove una donna è stata avvicinata da un'agente di polizia municipale, che le ha cortesemente chiesto di raccogliere le feci lasciate dal suo cane sul marciapiede. Invece di adempiere alla richiesta, la donna ha risposto in modo scortese, sfidando l'agente a raccoglierle lei stessa.
Nonostante l'atteggiamento provocatorio, l'agente, descritta come esperta e non nuova al servizio, ha reiterato la richiesta di mantenere pulito il marciapiede. La situazione è rapidamente degenerata quando la donna ha tentato di allontanarsi velocemente, e l'agente ha provato a fermarla per identificarla. In risposta, la padrona del cane ha aggredito fisicamente l'agente, causandole una lacerazione con le unghie. L'alterco ha richiesto l'intervento di una seconda pattuglia, chiamata a supporto data la crescente tensione. Alla fine, la donna è stata identificata e denunciata per oltraggio, resistenza e aggressione a un pubblico ufficiale.
Oltre alle accuse penali, la donna dovrà anche affrontare una multa per imbrattamento delle strade dovuto alle deiezioni canine e per non averle rimosse, con sanzioni che variano da 25 a 500 euro. Questo episodio solleva questioni importanti sulla civiltà urbana e sul rispetto delle norme di convivenza civica, dimostrando come comportamenti incivili possano rapidamente sfociare in conseguenze legali serie.
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