"I sogni si possono realizzare lavorando tanto", dice Paulo Sousa ai giovani del Premio Fabula a Bellizzi. È la risposta ad un ragazzino che chiedeva di portare la Salernitana l’anno prossimo in Champions League. Forse più di un sogno, anche per un allenatore che da giocatore la Champions League l’ha vinta due volte. Quando c’è da parlare alle giovani generazioni non si tira mai indietro il 53enne tecnico portoghese che riesce a creare empatia e complicità con i giovani. È successo anche al Premio Fabula dove Paulo Sousa ha parlato dell’importanza della maestra Rosa di quando era piccolo e vedeva poco i genitori. Non si è mai sentito un supereroe Paulo Sousa che ha confessato che da ragazzino era introverso. E poi Paulo Sousa ha parlato del bel rapporto che si è creato tra lui e Salerno.
"Facciamoci contagiare dall’amore. I ragazzi sono l’opportunità più grande che l’uomo ha per migliorare. I miei supereroi? La maestra Rosa, i Vigili del Fuoco, i medici e gli infermieri", ha aggiunto il trainer lusitano ai ragazzi, accolto in Arena Troisi a Salerno con una ovazione da stadio. "Voglio rendere il popolo di Salerno orgoglioso. Mi hanno accolto con grande affetto, voglio ripagarlo con il massimo dell’impegno, regalando loro le soddisfazioni che meritano", ha proseguito l’allenatore portoghese come riporta Anteprima24. E ancora: "Un giorno, passeggiando nel centro storico di Salerno, ha notato una frase su uno dei muri della città. Scritta in bello stile, a largo Abate Conforti, recita: "Non si tratta di guardare al passato ma di realizzare le sue speranze". E’ diventata il mio mantra".
FONTE: LiraTv
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